Cosa facciamo sabato stasera? Aperitivo lounge e poi cenetta in quel ristorante sul mare dove fanno quelle linguine allo scoglio che sono la fine del mondo!!! E per il tuo compleanno prenotiamo un volo per una fuga in una capitale europea?
Sembrano proposte d’altri tempi ormai, visto che da più di un anno il Covid ci ha rubato la voglia di progettare e di guardare al futuro con entusiasmo.
E allora cosa ci rimane…faremo una video chiamata con gli amici, guarderemo una serie su Netflix, ordineremo una pizza o un hamburger dal solito locale.
“Non avere più niente da attendere significa anche non sperare”, sono le parole della dottoressa Maura Manca, psicoterapeuta e presidente dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza ad Huffpost, che ha proposto un approfondimento interessante su questo effetto limbo. “La speranza ci porta ad agire, è quel movimento interiore che spinge ad andare avanti, per andare incontro a situazioni che speriamo possano verificarsi: io spero che l’esame vada bene, di trovare un lavoro, di trovare un fidanzato. Faccio allora qualcosa per ottenerlo. I giovani vivono adesso un effetto limbo. L’incertezza blocca la progettazione”.
“A mancare non è l’aperitivo, ma il senso dell’aperitivo”, ha continuato la dottoressa Manca. “Bisogna smettere di attendere che le cose tornino come prima, altrimenti andiamo in blackout emotivo, che provoca immobilismo psichico. Si cronicizzano stati che si stanno vivendo ora: l’ansia, la preoccupazione possono portarci a vivere in una condizione di allarme che può diventare disturbo d’ansia e dell’adattamento. Non fare sta diventando la normalità. A lungo andare è un processo che spegne”.
Ragione per cui, non lasciamoci vincere dal senso di apatia che può prenderci in questi mesi. La situazione Covid non è delle migliori, ce ne rendiamo conto, e prima o poi ne usciremo, questo è certo. Ma mettere in pausa la nostra vita in attesa di quel giorno non è la soluzione. Molto dipende da noi, conviviamo e adattiamoci a questa situazione senza mai perdere la voglia di sorridere!
Articolo tratto da https://www.huffingtonpost.it/