Eliminare i peli superflui con un raggio di luce: siete tentati, ma non avete ancora osato informarvi dal vostro medico di fiducia. In 15 risposte chiariamo tutti i dubbi!
Dalla ceretta al rasoio, dall’epilatore elettrico alla crema, dalle strisce al sapone. Per togliere i peli le abbiamo provate un po’ tutte. E, in realtà, questi metodi sono tutti molto efficaci. L’unico difetto è che danno risultati poco duraturi. La pelle resta morbida e levigata solo per pochi giorni o, al massimo, per qualche settimana.
E con il laser? In 15 domande cerchiamo di togliere ogni dubbio su questa innovativa tecnica.
– Come funziona?
«Il laser è un fascio di luce che penetra nei tessuti della pelle e, trasformandosi in energia termica, va a colpire il follicolo, cioè quella sottile parete che riveste la radice del pelo. Il follicolo, colpito dalla luce, gradualmente si atrofizza, cioè perde vitalità. E i peli smettono di crescere».
– È davvero definitiva?
«Sì e no. Sicuramente non è definitiva da subito, cioè a partire dalle prime sedute. Tanto per cominciare, perché nei tessuti ci sono molti follicoli che, pur risultando inattivi al momento del trattamento, possono diventarlo subito dopo (in seguito, per esempio, a un cambiamento ormonale) e dare vita a nuovi peli. Il laser, inoltre, distrugge solo i peli che si trovano in fase di crescita (detta “anagen”), mentre non riesce a colpire quelli a riposo (in fase “telogen”). È, dunque, più corretto parlare di un diradamento progressivo, che porta a una scomparsa permanente dei peli nel 70-80 per cento dei casi. In pratica, l’obiettivo si può considerare raggiunto se, dopo un anno, i peli non ricrescono più».
– È un trattamento sicuro?
«Sì. L’epilazione con il laser è una tecnica collaudata da anni e priva di rischi. Prima di effettuare le sedute è di fondamentale importanza fare la valutazione di tutte le lesioni pigmentate (nei), che devono essere protette e non bruciate dal laser, come spesso succede con le cerette laser che si effettuano quando si utilizzano tecnologie depotenziate non efficaci ad ottenere una epilazione laser progressiva e duratura».
– È doloroso?
«No. Provoca solo un leggero fastidio, paragonabile alla puntura di un ago minuscolo, che si può attenuare con l’applicazione di una crema anestetica locale. Il fastidio è ovviamente maggiore sulle parti più delicate, come l’inguine e le ascelle».
– In quanto tempo si raggiungono risultati soddisfacenti?
«Per raggiungere un buon risultato sono necessarie dalle 6 alle 8 sedute, a distanza di almeno un mese una dall’altra. Se, dopo 8 trattamenti, il risultato non è soddisfacente, è meglio sospendere le sedute».
– Funziona su tutto il corpo e su qualsiasi tipo di pelo?
«Sì. Si può trattare qualsiasi zona del corpo, anche le parti ricche di ghiandole. La profondità raggiunta dal laser non va oltre il follicolo e non comporta, quindi, nessun rischio. I risultati migliori si ottengono, comunque, su viso, gambe, inguine e dorso della schiena. La situazione ottimale? Peli neri su pelle chiara. Il motivo è che il laser colpisce il pigmento della melanina, quindi “vede” meglio i peli scuri. Con la peluria bionda, rossa o bianca è molto più difficile. Proprio per questo, prima di iniziare il trattamento, il medico fa una visita preliminare. E, nei casi dubbi, fa un test su un’area ristretta e verifica il diradamento a distanza di 4, 6 settimane».
– Si può fare anche sul viso?
«Sì, su qualunque zona del viso, comprese le sopracciglia e i baffetti».
– Quando è meglio cominciare?
«Le stagioni più indicate per sottoporsi a un ciclo di trattamenti sono l’autunno e l’inverno».
– Tra una seduta e l’altra posso prendere il sole?
«No. Sulla pelle abbronzata il laser può provocare delle macchie chiare. È meglio, quindi, evitare l’esposizione al sole durante tutto il trattamento e per il mese successivo».
– Lascia dei segni?
«Non lascia macchie, cicatrici né bruciature. Rimane solo un lieve arrossamento e un leggero prurito. Tutti inconvenienti che scompaiono nel giro di qualche ora, anche grazie a una crema lenitiva applicata dopo ogni seduta».
– Può eseguirla solo il medico?
«Sì, perché solo uno specialista sa utilizzare in modo appropriato i laser per l’epilazione. Inoltre, possiede le conoscenze adeguate per fronteggiare eventuali reazioni cutanee. E sa valutare se la presenza della peluria è dovuta a problemi fisiologici (squilibri ormonali o disfunzioni della tiroide) che è possibile curare a livello medico, anziché con un trattamento estetico».
– Va bene per tutte le donne?
«Sì. Fanno eccezione solo le future mamme, che dovrebbero rimandarla alla fine dell’allattamento. Durante la gravidanza e subito dopo, la pelle è più reattiva e si irrita con facilità».
– Si può fare a tutte le età?
«Sì. A meno che non ci si trovi in una fase di grandi cambiamenti ormonali come l’adolescenza e la menopausa».
– Quando i peli crescono all’interno o vicino a un neo si possono eliminare con il laser?
«In questi casi, è meglio asportare prima il neo (con il laser o con la chirurgia) e, solo in un secondo momento, procedere all’epilazione. Il fascio di luce emesso da queste apparecchiature potrebbe stimolare l’ulteriore produzione di melanina e provocare una degenerazione dei tessuti. Insomma, con i nei è meglio avere il massimo della prudenza».
Intervista tratta da DonnaModerna.com